{"id":22645,"date":"2024-03-20T18:01:41","date_gmt":"2024-03-20T17:01:41","guid":{"rendered":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2024\/03\/20\/patrimonio-culturale-immateriale-al-via-il-primo-censimento-nazionale\/"},"modified":"2024-03-20T18:01:41","modified_gmt":"2024-03-20T17:01:41","slug":"patrimonio-culturale-immateriale-al-via-il-primo-censimento-nazionale","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.livemag.it\/index.php\/2024\/03\/20\/patrimonio-culturale-immateriale-al-via-il-primo-censimento-nazionale\/","title":{"rendered":"Patrimonio culturale immateriale, al via il primo censimento nazionale"},"content":{"rendered":"
ROMA (ITALPRESS) \u2013 A poco pi\u00f9 di vent\u2019anni dall\u2019adozione della Convenzione UNESCO del 2003 per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, UNPLI \u2013 Unione nazionale Pro Loco d\u2019Italia avvia il primo censimento nazionale che punta a mappare oltre 200 mila espressioni, pratiche, conoscenze, riti e feste storiche diffuse su tutto il territorio italiano e in particolare dei Piccoli Comuni.
Presentato oggi a Roma e promosso in collaborazione con ANCI e il supporto tecnico-scientifico dell\u2019Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale ICPI nell\u2019ambito delle attivit\u00e0 di salvaguardia e valorizzazione del Ministero della Cultura, il lavoro di censimento render\u00e0 possibile la mappatura e la catalogazione del patrimonio culturale immateriale di riferimento delle piccole comunit\u00e0, assicurandone il monitoraggio periodico e incentivandone la conoscenza attraverso l\u2019iscrizione coordinata e condivisa, su inventari, registri, archivi e piattaforme sia territoriali che nazionali.
La raccolta dei dati verr\u00e0 portata avanti da personale individuato dall\u2019UNPLI, con il supporto di ricercatori antropologi e utilizzer\u00e0 dei modelli di schede di valutazione elaborate dall\u2019Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, che ha curato anche la formazione dei volontari. I materiali raccolti, grazie alla collaborazione delle amministrazioni locali, verranno caricati e condivisi su una piattaforma digitale che render\u00e0 interoperabili i dati presenti in archivi digitali gi\u00e0 esistenti e consentir\u00e0 di visualizzare, studiare e conoscere i beni immateriali in modo interattivo e coinvolgente rendendoli accessibili a un pubblico pi\u00f9 ampio.
\u201cSiamo tra i primi paesi al mondo a promuovere un censimento di questa natura fatto di saperi, conoscenze, espressioni che si tramandano di generazione in generazione solo grazie alla relazione umana, al racconto e all\u2019impegno delle persone che fanno di tutto per tenere viva l\u2019identit\u00e0 della propria comunit\u00e0 \u2013 ha spiegato Antonino La Spina, presidente UNPLI \u2013 Grazie alla capillarit\u00e0 delle Pro Loco, al personale formato da UNPLI e alla sinergia con le amministrazioni locali delle piccole comunit\u00e0, porteremo avanti un vero e proprio lavoro di recupero delle innumerevoli espressioni e tradizioni custodite molto spesso nella memoria e nella conoscenza di un singolo individuo e che rischiano di perdersi. Tutto quello che andremo a raccogliere e poi a condividere digitalmente sar\u00e0 un vero e proprio patrimonio di umanit\u00e0 che ci auguriamo cos\u00ec di tenere in vita per sempre\u201d.
Grazie ai progetti realizzati dal 2004 al 2012 e ai risultati ottenuti sul campo con le numerose iniziative per la salvaguardia e la tutela del patrimonio culturale immateriale italiano, nel giugno 2012 l\u2019UNPLI \u00e8 stata, infatti, accreditata dall\u2019UNESCO come consulente del Comitato Intergovernativo previsto dalla Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale del 2003. In tutto il mondo sono circa 200 le organizzazioni accreditate.
\u201cTengo molto all\u2019avvio di questo progetto ANCI-UNPLI, in collaborazione con il Mic, per il Censimento del patrimonio culturale immateriale, che testimonia una tappa importante del percorso avviato con l\u2019istituzione, attraverso un mio emendamento in Legge di bilancio, del Fondo ad esso dedicato \u2013 ha detto Roberto Pella, vicepresidente vicario ANCI \u2013 Il lavoro che inauguriamo oggi sapr\u00e0 restituire una mappatura ricchissima del patrimonio di tutti i nostri territori, specie dei piccoli comuni, chiamati a loro volta a dare un contributo attivo e collaborativo, e ne dimostrer\u00e0 la ricchezza e la vitalit\u00e0. Sono certo che le connessioni che ne deriveranno non faranno che rafforzare l\u2019identit\u00e0 culturale del nostro Paese, attivando anche nuove leve di partenariato per la sua tutela e valorizzazione\u201d.
\u201cIl progetto attua i propositi che abbiamo delineato con la legge per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, con cui prevediamo l\u2019istituzione di un elenco nazionale e di un elenco di buone pratiche attraverso il censimento, la catalogazione e l\u2019inventariazione in tutto il paese \u2013 ha sottolineato Federico Mollicone, presidente commissione Cultura Scienze e Istruzione della Camera \u2013 Con la legge che abbiamo approvato alla Camera e che presto sar\u00e0 discussa al Senato lo Stato riconoscer\u00e0 il patrimonio culturale immateriale come componente del valore identitario e storico per gli individui, le comunit\u00e0 locali e la comunit\u00e0 nazionale. Ci\u00f2 sar\u00e0 possibile solo con il lavoro di mappatura che oggi presentiamo dell\u2019Unpli e dei Comuni\u201d.
\u201cQuesto progetto \u00e8 una scommessa bellissima. I piccoli Comuni sono un patrimonio che ci fa sentire vivi \u2013 ha aggiunto Maria Assunta Peci, direttore dell\u2019ufficio Unesco del Ministero della Cultura \u2013 I Paesi devono rimanere vivi perch\u00e8 noi possiamo continuare a costruire insieme qualcosa che abbia un senso. Nelle piccole comunit\u00e0 le istituzioni si parlano e collaborano: perch\u00e8 nessuno si salva da solo. La forza e la determinazione dei piccoli paesi \u00e8 la nostra forza e questa \u00e8 una scommessa bellissima\u201d.
Tra le attivit\u00e0 che verranno mappate rientrano: le tradizioni e le espressioni orali, compresi i dialetti, la storia orale, la narrativa e la toponomastica; la musica e le arti dello spettacolo di tradizione, rappresentate in forma stabile o ambulante, nonch\u00e8 l\u2019espressione artistica di strada; il paesaggio culturale e la sua funzione identitaria basata sull\u2019interrelazione di fattori naturali e umani; le consuetudini sociali e gli eventi rituali e festivi; i saperi, le pratiche e le credenze relative ai cicli dell\u2019anno e della vita, alla natura e all\u2019universo; i saperi e le tecniche tradizionali relativi alle attivit\u00e0 produttive e artistiche; i saperi legati all\u2019alimentazione tradizionale e la continuit\u00e0 delle consuetudini gastronomiche; le attivit\u00e0 ludiche tradizionali; le pratiche rievocative di eventi storici, festivi e in costume.
Alla presentazione ospitata nella sede dell\u2019Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale sono intervenuti Antonino La Spina, presidente nazionale UNPLI; Roberto Pella, vicepresidente vicario Anci; Maria Assunta Peci, direttore dell\u2019ufficio Unesco del Ministero della Cultura; Federico Mollicone, presidente commissione Cultura Scienze e Istruzione della Camera; Raffaele Speranzon, componente commissione Cultura Senato; Vincenzo Santoro, responsabile dipartimento Cultura Anci; Leandro Ventura, Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale; Fernando Tomasello, fondazione Pro Loco Italia Ets e Pier Luigi Petrillo, direttore cattedra UNESCO, Universit\u00e0 Unitelma Sapienza.
Inoltre, a testimonianza di alcuni dei patrimoni culturali immateriali italiani erano presenti le delegazioni dei Miserere di Sessa Aurunca (CE), le corritrici con la cannata di Arpino (FR), i figuranti del Corteo Storico della Pro Loco di Lucera (FG), gli Scianari di Cannole (LE), i Tenores di Bitti (NU), i Mamuthones e Issohadores di Mamoiada (NU), le Pro Loco trapanesi che celebrano la Festa di San Giuseppe con la preparazione dei pani tipici per l\u2019altare votivo, la Pro Loco di Fucecchio (FI) che porta avanti l\u2019antica tradizione dell\u2019Infiorata e i rappresentanti delle maschere lignee della Caccia Selvatica (BL).<\/p>\n
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