L’ultimo saluto al Pontefice che ha segnato un’epoca
Il Papa è morto. La notizia è giunta in una mattina grigia, sospesa, come se il cielo avesse trattenuto il respiro insieme ai fedeli di tutto il mondo. Il successore di Pietro, uomo di preghiera, dialogo e contraddizioni, si è spento nel suo appartamento in Vaticano, circondato da pochi collaboratori fidati. Aveva 87 anni.
La sua scomparsa lascia un vuoto non solo nella Chiesa cattolica, ma anche nella coscienza collettiva di un’epoca che ha cercato un equilibrio tra tradizione e modernità. Il Papa non è stato solo un capo spirituale, ma anche un protagonista della scena internazionale. Ha parlato alle Nazioni Unite, ha visitato le periferie del mondo, ha stretto mani segnate dalla guerra e ha chiesto perdono a nome della Chiesa per le ferite mai rimarginate del passato.
Una vita tra il Vangelo e la diplomazia

Il Papa ha scelto la via dell’evangelizzazione silenziosa, della prossimità umana, del dialogo aperto con le religioni e con chi della fede non sapeva cosa farsene. Ha lasciato il palazzo apostolico per vivere in una residenza più umile, ha rinunciato agli orpelli del potere e ha preferito la carezza alla condanna. In molti lo hanno amato, altri lo hanno criticato con veemenza: ha spaccato, ha provocato, ha fatto tremare le certezze. Ma non ha mai smesso di mettersi in discussione.
Ha viaggiato nei Paesi più poveri, ha parlato di giustizia sociale, ha denunciato l’ipocrisia e il consumismo. Ha scritto encicliche sul clima, ha aperto le porte a chi chiedeva ascolto, anche quando la dottrina faticava a reggere l’urto del presente.
Il Conclave che verrà e il tempo della riflessione
Con la morte del Papa, si apre ora il tempo della Sede Vacante. I cardinali si riuniranno nei prossimi giorni per eleggere il successore. Intanto, la Basilica di San Pietro accoglie i fedeli accorsi da ogni angolo del pianeta. Le campane hanno suonato lente, i volti bagnati dalle lacrime si mischiano ai rosari sgranati in silenzio.
Il mondo intero si ferma. Si riflette, si ricorda, si prega. Un’era si chiude, lasciando aperta la domanda più grande: chi saprà raccogliere il testimone?
La risposta non arriverà oggi. Ma oggi, il mondo si inchina davanti a un uomo che ha cercato, nel cuore del potere, la semplicità del Vangelo. Un uomo di Dio. Un uomo del popolo.