Quando talento e passione si uniscono, non può che nascere qualcosa di speciale. Magic Mike Revolution, che sabato e domenica debutta al Teatro Garbatella di Roma, è l’insieme di tanto lavoro e tanto sacrificio di Daniel Mastrangeli, ideatore e coreografo dello show, e di 10 ragazzi dalle capacità strepitose che insieme mettono in scena la versione teatrale del celebre film con Channing Tatum.
Credo di aver visto in vita mia centinaia di spettacoli del genere, considerando che nel 1998 per primo ho portato le immagini in Italia del California Dream Men (il più famoso gruppo di strip e dancer maschili della storia). Che di lì a qualche settimana, con poche date al teatro Smeraldo di Milano (oggi al suo posto c’è Eeitaly) diede uno scossone a un settore fino a quel momento considerato solo da 8 marzo o da night club.
Diciamo che in seguito ho avuto modo di collaborare con tanti gruppi, diventati celebri, che per anni sono stati in tv anche per merito mio. Tuttavia quella moda è passata, e verso la metà degli anni 2000 quel tipo di mercato si è impantanato. Non tanto per il disinteresse del pubblico, quanto per una mandria di improvvisati a basso costo che ha rovinato la piazza.
Non pensavo un giorno di rivedere su un palco qualcosa del genere; quando Daniel Mastrangelo ed io ci siamo incontrati subito dopo le vacanze di Natale, sinceramente avevo dato scarsa considerazione alla sua iniziativa: riportare in scena un gruppo di ballerini e acrobati, un vero e proprio tripudio di sensualità e magia. Non ci credevo, o non abbastanza.

Quando poi complice una simpatica insistenza da parte di lui, nell’andare a vedere le prove dello spettacolo, mi sono ritrovato davanti a una straordinaria rappresentazione. Di danza moderna, anche classica, con balli di gruppo, di coppia, assoli. Tutto splendidamente coreografo da una sola idea: il corteggiamento tra donna e uomo, che oggi non esiste quasi più. Il rispetto per la donna, la passione per la donna. E Magic Mike Revolution è tutto questo. Non aspettatevi i classici strip, perchè rimarrete delusi da quel punto di vista.
Magic Mike Revolution è una storia, un’antologia dell’approccio sensuale fra due sessi contrapposti, che si sfiorano, si rispettano, si amano ma senza mai eccedere nella scontata trasgressione.
Ecco perchè lo consiglio, poiché forse oggi più di allora, c’è la possibilità di non essere disturbati solo dai corpi scultorei (che non mancano) in attesa del canonico “smutandamento” di ogni singolo protagonista per la gioia di un pubblico che non è quello di Magic Mike Revolution. Ma si assiste a un talento straordinario, a uno spettacolo costruito con amore, nei minimi dettagli: dalla scenografia, alle coreografie, ai costumi, alle musiche, a una conduzione non canonica ma alternativa.
L’8 e il 9 marzo al Teatro Garbatella di Roma sono date di inizio per un tour che porterà questo show in giro per l’Italia e, chissà, magari in futuro anche in tv.
ANDREA IANNUZZI