E’ andato onda su Rai2 ieri sera “Sanremo Giovani”, attesa kermesse in sei appuntamenti, “Finalissima” compresa, che decreterà le tre “Nuove proposte” destinate a calcare il palco dell’Ariston in occasione del Festival 2025 targato Carlo Conti. A decidere le sorti dei partecipanti – ventiquattro in totale – una commissione musicale di esperti in larga maggioranza provenienti dal mondo radiofonico. «Per ogni ragazzo che si è esibito durante le selezioni, il mio rispetto e la mia attenzione sono stati assoluti», precisa Manola Moslehi, componente della dedicata giuria d’eccezione assieme a Ema Stokholma, Carolina Rey, Enrico Cremonesi e Daniele Battaglia.
Sì, perché Manola sa benissimo che cosa provino i giovanissimi in gara. Sensazioni forti che ha vissuto sulla propria pelle. Quando, per esempio, nel 2005 ha partecipato alla quinta edizione di “Amici di Maria De Filippi”. O, soprattutto, nel 2012, quando con il brano “Cos’hai di me”, ha preso parte a “Sanremo Social” per provare ad aggiudicarsi uno dei posti disponibili nella categoria “Nuova generazione”.
«La musica è la mia passione e il mio lavoro», spiega l’attuale speaker di Radio Italia. «Uscita dalla scuola di “Amici” ho iniziato subito a lavorare intensamente e con grande impegno anche per l’emittente radiofonica locale per ben 5 anni, prima di fare il grande salto nel network. Quella per me è stata una palestra e devo molto a chi mi ha dato la possibilità di imparare i segreti del mestiere. Avevo poco più di 20 anni e zero esperienza…», aggiunge poi. Con un occhio di riguardo alle sorti dei futuri esclusi da “Sanremo Giovani”. «Proprio perché sono stata dall’altra parte della barricata, vorrei capissero che il loro valore è indiscusso. E che una battuta d’arresto non pregiudica il lavoro fatto finora. Anzi».
A passare il primo turno per accedere alla semifinale del 10 dicembre: Tancredi, Mew e Mazzariello.