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ROMA (ITALPRESS) – La ripresa post-pandemica ha coinvolto tutti i territori, in misura maggiore le regioni del Nord e minore quelle del Centro. In contrasto con quanto avvenuto nei periodi successivi alle passate crisi, nel Mezzogiorno il prodotto e l’occupazione sono cresciuti più della media nazionale. Anche nel 2023 l’attività è cresciuta in misura più accentuata nel Sud e nelle Isole, per effetto di una maggiore espansione nei comparti delle costruzioni e del terziario, di una minore contrazione dell’industria e della crescita delle esportazioni. Secondo l’indicatore trimestrale dell’economia regionale elaborato dalla Banca d’Italia, nella prima metà del 2024 il rialzo del PIL è stato leggermente più marcato nelle regioni meridionali. Nel 2023 e nei primi sei mesi dell’anno in corso l’espansione dell’occupazione è proseguita con maggiore intensità nel Mezzogiorno. L’inflazione, seppure in calo dall’inizio dell’anno, ha eroso il reddito disponibile delle famiglie, frenandone i consumi, in particolare al Centro e al Sud. In ogni area del Paese, la marcata flessione del credito al settore produttivo si è riflessa in una contrazione dei prestiti bancari all’intero settore privato non finanziario dal terzo trimestre dello scorso anno.
col/gtr