Non se lo aspettava, ma le sorprese inattese sono sempre le più gradite. Lorenzo Landino, 20 anni di Brescia, alto 1.85 è stato eletto come Il Più Bello d’Italia per il Cinema, durante la finalissima del concorso nazionale Il Più Bello d’Italia (che ha visto Andrea Candeo primo classificato).
Lorenzo non aveva calcolato che sarebbe tornato a casa con un titolo in tasca, anche se ambiva stranamente proprio ad essere il più bello del cinema e per lui, sportivo, intellettuale e un po’ misterioso è l’inizio di una nuova avventura.
Cos’ha significato per te vincere il titolo di Il Più bello d’Italia per il Cinema?
Per me è stata un’ esperienza unica. La fascia cinema era proprio la fascia a cui puntavo. Poiché il mondo della cinematografia mi ha sempre appassionato e ispirato fin da piccolino.
L’idea di diventare attore ti era mai sfiorata prima?
È sempre stato un sogno nel cassetto, che non ho mai detto a nessuno. Fin dalľ età di 6 anni mi è sempre piaciuto interpretare personaggi come i supereroi, perciò spero di farlo realmente a breve.
E oggi?
Oggi i progetti in cantiere sono appena iniziati, la visione è chiara, dobbiamo solo metterci al lavoro.
Come sei arrivato al concorso, cosa ti ha motivato a partecipare?
Ho partecipato grazie a Mister Aurelia, da lì sono stato invitato al concorso nazionale Il Più Bello d’Italia, facendo una tappa a Rosina, dove ho ricevuto la fascia TV. E poi ho avuto accesso alla finalissima di Alassio, dove ho centrato l’obbiettivo, vincendo il più bello per il cinema, la fascia a cui ho sempre ambito dalľ inizio.
E che ricordi hai di quella esperienza?
Incredibili, perché sono entrato in contatto per davvero con persone importanti del mondo dello spettacolo e, del grande schermo. Sopratutto è stata un’ esperienza che consiglio a tutti, perché abbiamo formato un bellissimo gruppo, dove ho instaurato fantastici rapporti con gli altri partecipanti.
Sei giovane si immagina tu veda poca tv. Ma di quel poco, cosa ti piace?
Sinceramente, fin dalla tenera età ho sempre guardato documentari su Focus e su Dmax, perché non vedevo ľ ora di sapere cose nuove, sono sempre stato indirizzato nel capire e ascoltare.
Sei un atleta, fisico statuario. Pensi a una carriera parallela nello sport?
Lo sport per me è stato sempre una grande valvola di sfogo. Ho giocato a calcio per 14 anni, ma parallelamente ho conseguito la strada della cultura fisica con una disciplina dove la salute e la mente sono messe al primo posto. Ho iniziato ad allenarmi in sala pesi alľ età di 16 anni, e da lì è stato amore a prima vista, il mio obiettivo è quello di emulare il fisico di una statua, come ad esempio il David di Michelangelo.
Chi era Lorenzo prima di diventare un bello per il cinema e chi è oggi?
Il Lorenzo di un mese fa, era la stessa persona. Solo trasformata, poiché alla fine dentro di noi c’è già tutto. È solo il tempo che ci da le risposte; come afferma il primo principio della termonidinamica, “ľ energia non si crea e non si distrugge, tutto si trasforma”.