La complessa attività investigativa, svolta dal 2021 al 2023, incentrata sui territori dei Comuni di Teverola e Carinaro ha permesso, attraverso attività di intercettazioni telefoniche e ambientali, l’analisi dei tabulati e i servizi di osservazione e pedinamento, di accertare come un esponente di spicco di un gruppo camorristico operante sul quel territorio, tornato in libertà dopo 19 anni di detenzione, abbia avviato una serie di attività criminali volte a riaffermare il “diritto” di gestire le attività illecite sui territori dei citati due comuni, senza sottostare alle fazioni del clan dei casalesi nella cui area di “competenza” ricadono proprio nei predetti comuni.
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