TERZA PUNTATA
Ora hanno il nome, il logo, una conoscenza della consolle e le abilità da performers accumulate negli anni, con tanti volantini e, naturalmente, attraverso vari social cominciano a farsi pubblicità.
Il primo spettacolo remunerato nel 2021 è un flop: 7 persone, che si sono presentate nonostante un nubifragio pazzesco. Poi un compleanno, a cui sono seguite altre feste per passaparola … (per fare un salto nella storia recente e solo per dare dei numeri: quest’anno hanno fatto musica alla sfilata di carnevale ed hanno avuto 30.000 spettatori. Una bella escalation!).
In Brasile fa molto caldo e come combattere la calura se non con un ventaglio? Così per contrastare l’afa si fanno arrivare via internet dei grandi ventagli, che subito (ma soprattutto senza premeditazione) entrano a far parte dello spettacolo. Il suono secco, lo schiocco diventa parte integrante del ritmo e la musica si arricchisce di nuove coreografie che profumano di antico. Stivali, ventaglio e l’abbigliamento sempre combinato, ma mai identico: i Be Boots oggi!
Ma come sono arrivati in Italia? Beh, dobbiamo dire grazie a Gena che, oltre al Colle, ha uno splendido chiringuito in Brasile (chi di noi non ha mai sognato di mollare tutto ed aprire un locale sulla spiaggia di qualche posto esotico?) e da buon imprenditore, decide di tastare la bravura del duo ancora sconosciuto, prima di farli lavorare. Il giorno pattuito per la prova il Corujao Arraial d’Ajuda, però, era già pieno, e Gena avrebbe preferito rimandare l’esibizione, ma un moto d’orgoglio ha spinto i Be Boots a ribellarsi ed esigere la prova! Vi assicuro che non è affatto facile contraddire Gena… fatto sta, che la mezzora di prova si è trasformata in un’ora-quasi due di esibizione alla fine della quale il pubblico era entusiasta ed anche Gena, tant’è che è stato subito proposto loro un contratto. Da allora (nel 2022) ogni anno d’estate vengono al Colle e da qui attraverso il passaparola degli spettatori entusiasti hanno avuto la possibilità di esibirsi anche in giro per l’Italia, in Francia, Spagna, Argentina. Il Corujao ha aperto loro tante porte, è stata una bellissima vetrina. Ora possono scegliere dove esibirsi e non accettare qualsiasi proposta. Sono riusciti a fare un corso con uno dei più famosi DJ del Brasile, ed hanno avuto la soddisfazione che gli altri DJs (che prima li snobbavano) ora li cercano per avere suggerimenti e consigli.
Ma non si fermano mai, ora hanno un marchio loro e producono ventagli, cappellini e sognano di aprire anche una linea di abbigliamento e, naturalmente, di stivali. Noi, da spettatori ed ammiratori, non possiamo che augurare loro di proseguire il cammino così come lo sognano, intanto continueremo a godere delle loro performances e a ballare al loro ritmo!
GRAZIE RAGAZZI!