Eredità di estetica e innovazione contemporanea
Maria Laura Matthey ha ereditato la sua passione per l’estetica dalla madre, Liliana Paduano, una pioniera del settore negli anni ’60. Cresciuta in un ambiente immerso nella bellezza, Maria Laura Matthey ha sviluppato un’eccezionale competenza come dermopigmentista, dedicandosi con fervore alla creatività e all’innovazione continua. Nel suo studio a Napoli, My Studio, offre alle clienti un’esperienza armoniosa, ispirata dalla sua passione per la trasformazione dei volti umani attraverso il trucco permanente.
Il suo obiettivo è quello di migliorare la vita delle persone attraverso il suo lavoro, considerato un’eccellenza a livello nazionale. Recentemente, ha lanciato il progetto “Luce dei miei Occhi”, che si aggiunge al suo già impressionante portfolio, un mix sorprendente di talento, creatività, empatia ed espressione dell’interiorità.
“Luce dei miei Occhi”, un raggio di speranza e rinascita
Maria Laura Matthey descrive “Luce dei miei Occhi” come un progetto nato per ringraziare le sue clienti pro bono, donne che affrontano difficoltà particolari e si rivolgono a lei non per motivi frivoli, ma per esigenze autentiche. «Questo progetto è dedicato a coloro che, per vari motivi, hanno perso il sorriso, la speranza e l’illusione nel futuro. Spero che, dopo il nostro trattamento, possano riacquistare un’espressione di luce e vitalità», spiega Maria Laura con passione.
Il debutto del progetto, la storia di Adele
«Sì, ho iniziato con Adele, la mia prima cliente per questo progetto», racconta Maria Laura. «Durante il trattamento, registro un video in cui chiedo alla persona cosa accende di più il suo sguardo. Adele mi ha risposto che è il mare. Così, ho voluto che la sua espressione riflettesse la stessa bellezza, gioia e vitalità che il mare le ispira. Questo progetto è aperto a tutti, poiché ognuno di noi ha una fonte diversa di ispirazione e luce».
Un connubio di talento tecnico e psicologico
«Luce dei miei Occhi è il culmine di una serie di progetti iniziati nel 2005», racconta Maria Laura. «Dal 2005 al 2010, mentre mi trovavo negli Stati Uniti, fermavo le persone per strada, facevo loro complimenti inaspettati e catturavo le loro reazioni con la fotografia. Inconsapevolmente, stavo studiando l’aspetto espressivo della bellezza legato allo stato d’animo. Questo percorso di scoperta mi ha portato a capire quanto l’estetica sia profondamente connessa all’interiorità delle persone».
Un viaggio di scoperta ed evoluzione
«Ho poi approfondito questi studi con mostre focalizzate sul ritratto degli occhi, esplorando i riflessi, come durante un viaggio in Africa, dove ho fotografato bambini negli orfanotrofi, evidenziando il riflesso dell’ambiente nei loro occhi. Dopo un viaggio in India, ho continuato a immortalare farfalle negli occhi di mendicanti e bambini. Tutti questi progetti hanno culminato in “Il Terzo Occhio”, dove ho ritratto oltre 70 artisti, catturando la proiezione della loro interiorità attraverso i loro occhi. Questo lavoro mi ha permesso di comprendere ancora di più come l’arte e la bellezza siano interconnesse con l’anima e l’emozione».
L’estetica al servizio della società
Maria Laura Matthey è anche molto impegnata nell’estetica sociale. «La tecnologia avanza continuamente, permettendo trattamenti sempre più sofisticati e accurati. I clienti con alopecia, bruciature o cicatrici da acido richiedono una cura delicata e personalizzata. Attraverso il mio lavoro, non invasivo e altamente preciso, mi impegno a restituire loro l’immagine di sé stessi che avevano perso. La gratitudine che ricevo in cambio è la mia più grande ricompensa. In questo percorso di ricerca estetica per me stessa, c’è arte, talento, ma anche molta spiritualità. Vedere le persone riscoprire la propria bellezza interiore attraverso il mio lavoro è una delle soddisfazioni più grandi».
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