“Da magistrato e da componente del Consiglio Superiore della Magistratura ho sempre sostenuto il ‘mantra’ che esiste nella magistratura: le carriere non devono essere separate”, ma “la mia esperienza ha evidenziato che, nei fatti, le carriere sono già separate”. La separazione delle carriere, l’obbligatorietà dell’esercizio dell’azione penale, la composizione e il funzionamento del CSM “sono temi che bisogna avere il coraggio di affrontare per quello che è venuto fuori”, cioè un “eccesso di politicizzazione”, ha spiegato.
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