Inedita anche la coppia di conduttori: Ermal Meta e Noemi raccolgono il testimone da Ambra, veterana del Concertone del Primo Maggio
La trentaquattresima edizione del Concerto del Primo Maggio presenta due grandi novità: la location, non più Piazza San Giovanni in Laterano ma il Circo Massimo, e i conduttori, con Ermal Meta e Noemi a raccogliere il testimone dalla veterana Ambra.
«La prima volta che ho suonato al Concertone era il 2017, vedere tutta quella gente dal palco fa veramente impressione. Se la musica è l’onda che trasporta i messaggi del Primo Maggio io ne sarò, con grande onore e piacere, il traghettatore. Certo, sapere che è l’evento live gratuito più grande d’Europa, aumenta l’ansia», nota il cantautore. Quindi la parola a Noemi: «Io da romana, che al Circo Massimo ha assistito a concerti meravigliosi, sono emozionatissima. Mi piace del Primo Maggio (kermesse organizzata e patrocinata da CGIL, CISL e UIL, ndr.) che non perda mai aderenza con la realtà. E’ importante che chi fa musica racconti la società, suggerisca una direzione, ecco perché io quando canto non riesco mai ad evadere dal testo, sento sempre il bisogno di raccontare una storia».
Tutti gli oltre 50 artisti attesi al Circo Massimo (tra gli ultimi nomi aggiunti alla line-up figurano Mahmood, i Negramaro e Ultimo) porteranno sul palco un loro pensiero o un’immagine legata ai temi di questa edizione del Concertone, pace, lavoro e giustizia sociale. In apertura risuonerà il messaggio antimilitarista contenuto ne La guerra di Piero di Fabrizio De Andrè, mentre Stefano Massini e Paolo Jannacci saranno protagonisti di un momento di riflessione sul tema della sicurezza sul lavoro.
«Nei nei miei dieci anni da direttore artistico del Primo Maggio», racconta Massimo Bonelli di iCompany, «ho sempre cercato di portare sul palco il presente e il futuro della musica. E’ successo recentemente con i Pinguini Tattici Nucleari, che oggi riempiono gli stadi, e con Big Mama che proprio partendo da qui due anni fa ha spiccato il volo (e che quest’anno torna dove tutto è iniziato per condurre la prima parte del Concertone, ndr.)» Orecchio pronto per il Festival di Sanremo? «A me piacerebbe dare una mano a cercare i nuovi artisti, i Giovani. Rifondare Sanremo Giovani sarebbe bello: il criterio dell’età è un po’ superato, i “nuovi artisti” possono avere anche 50 anni».