“La commissione di accesso del Viminale farà luce su tutto questo. In questo senso, voglio ricordare una cosa: in questa dichiarazione di guerra fatta da Decaro al ministro Piantedosi non emerge un fatto che riaffermiamo in maniera forte: Matteo Piantedosi è un uomo di Stato, una persona integerrima, il prefetto dei prefetti. Derubricare a schermaglia politica o a eterodirezione da parte nostra di un ministro dell’Interno questa situazione fa venire i brividi sia perché non ci sogneremmo mai di fare una cosa del genere, sia perché sminuisce la figura di una persona che ha dato tanto allo Stato italiano e che non merita di essere trattata nel modo in cui è stato trattato dal sindaco di Bari. Da uomo delle istituzioni mi vergogno di come è stato appellato il ministro da Decaro. La guerra al Comune di Bari l’hanno dichiarata i clan che si sono infiltrati, non il ministro dell’Interno, che mira a sanare questa situazione”.
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