Si avvicina Sanremo, l’aria festivaliera dagli addetti ai lavori e dagli artisti è già aleggiante. Ma cosa ne pensano gli artisti di questo, possibile ultimo Festival targato Amadeus? Ne parliamo con Alessandro Cucinotta, conduttore, showman siciliano che ci racconta il suo punto di vista.
Come vede questo cambio di tendenza in tv? Meno trash, però paradossalmente anche meno ascolti.
La diminuzione del contenuto ‘‘trash‘‘ potrebbe indicare un desiderio crescente da parte del pubblico di programmi più informativi, educativi o di intrattenimento di qualità. Potrebbe essere che il pubblico abbia ancora bisogno di tempo per adattarsi a questo nuovo tipo di contenuto o che le abitudini di visione stiano cambiando, con molte persone che si rivolgono a piattaforme di streaming o altri mezzi per consumare media. Inoltre, la quantità di tempo dedicata alla TV potrebbe essere diminuita, con le persone che preferiscono interagire sui social media, giocare a videogiochi o consumare contenuti online piuttosto che guardare la televisione tradizionale.
Lei ha partecipato a un programma tv con Max Giusti che poteva fare di più. Che suggerimenti darebbe?
Il format è molto carino e diverso da quello che i palinsesti stanno proponendo ultimamente. Probabilmente da spettatore mi aspetterei un po’ di snellimento e parti in cui i partecipanti entrano più in interazione con i giurati e magari anche con il pubblico.
Amadeus ha presentato il nuovo cast di Sanremo. Cosa ne pensa?
Credo che i Big di un tempo stiano lasciando spazio alle nuove generazioni. Piacevolmente sorpreso della Bertè, la Mannoia e i Ricchi e Poveri che si rimettono in gioco mentre sono incuriosito dai nomi dei nuovi (come nel caso di Ghali, Alfa e la Amoroso) e poi mi aspetto una botta di energia dai The Kolors.
E della squadra dei conduttori?
Se quello che è stato detto corrisponde alla realtà ovvero che per Amadeus è l’ultimo Sanremo, allora ha fatto la scelta che avrei fatto anch’io. Ovvero rivolgersi agli amici amici per concludere al meglio questa straordinaria avventura. Tutti volti che amo, tutti super professionisti e poi lui, il mio compaesano, il mio mito : Fiorello!
Al Bano ha polemizzato sulla sua esclusione dal Festival, ritiene corretta la pubblica reazione?
Conosciamo Al Bano per la sua spontaneità, per cui è comprensibile la sua reazione, d’altronde un Big che fa parte della storia della musica italiana e non solo, avrebbe voluto chiudere con il ventesimo Sanremo. Se ne farà una ragione.
I Jalisse fuori per le ventisettesima volta, qual è la sua opinione?
Al loro posto farei una compilation con tutti e ventisette i brani esclusi, provando ad utilizzare l’effetto Tananai.
La rivedremo a Sanremo, come in passato?
Spero di sì, devo solo incastrare qualche evento in concomitanza, ma punto ad esserci.
Se lei dovesse prestarsi alla kermesse musicale, quale ruolo interpreterebbe?
Mi piacerebbe vestire i panni di conduttore/inviato. Andrei in giro per raccontare tutti i retroscena, quello che non si vede dalla Tv, scovando tutti i gossip, le curiosità dei cantanti e perché no, anche degli addetti ai lavori. Insomma raccontare Sanremo da Sanremo. D’altronde è anche bello mostrare tutto il backstage.
ENRICO SANTAMARIA aka SANTY