Il gin è un distillato della tradizione, preparato oggi in varie parti del mondo. L’origine di questo viene fatta risalire ad alcune bevande simili a quelle che si possono ancora oggi trovare in commercio. Sebbene l’origine ufficiale sia olandese, è molto probabile che una prima versione di un distillato simile al gin sia di origine italiana e prodotta prima del 1500; in seguito la ricetta fu modificata e si diffuse poi come oggi la conosciamo.
Come si prepara il Gin
Per preparare il gin si parte da un mosto fermentato, a base di cereali o, in alcuni casi, patate. Esistono diverse tipologie di gin, tutte però sono dei distillati per preparare i quali si aggiungono delle bacche di ginepro all’alcol di base, prima della distillazione. È possibile effettuare una seconda distillazione, lasciando macerare nel gin altre bacche di ginepro, insieme ad altre essenze botaniche, erbe aromatiche o spezie: si ottiene così il London Gin. Se in macerazione si aggiungono anche aromi naturali, o identici agli stessi, si ottiene il Gin Distillato, un esempio del quale è Acqueverdi gin, prodotto in Val D’Aosta andando ad aggiungere non solo bacche di ginepro ma anche rametti della pianta. Quindi non esiste un solo Gin, ma diversi tipi di Gin, ognuno dei quali può avere un gusto e delle aromaticità del tutto particolari, ottenute variando le dosi di ginepro e la presenza di eventuali altre essenze, piante, spezie e aromi vari.
Una bevanda complessa
Parte del successo che il Gin sta avendo da sempre è correlata quindi alle tante varianti presenti in commercio. Si sta parlando di un’ampia categoria di prodotti, in alcuni dei quali l’aroma delle bacche di ginepro risulta quasi completamente trascurabile, eclissato da piante che esprimono profumi molto più intensi. Ricordiamo anche che il Gin, in qualsiasi sua forma e tipologia, rientra anche tra gli ingredienti principali di vari cocktail tradizionali e molto noti. Come ad esempio nel Martini cocktail o nel Negroni. È particolarmente apprezzato anche perché una piccola dose può essere aggiunta a una soda per offrire un sapore unico, senza esagerare con la gradazione alcolica. Buona parte del Gin venduto in qualsiasi locale è infatti miscelato per dare vita a Gin Tonic, Gin Lemon o Gin Fizz. Stiamo poi parlando di un distillato molto versatile, che si può preparare aromatizzandolo con la scorza degli agrumi, con le piante di un singolo orto botanico, con spezie orientali o con aromi dolci e caldi.
I gin analcolici
L’aroma particolare del Gin è così universalmente apprezzato che da alcuni anni si producono anche distillati analcolici a base di ginepro. Questi distillati si preparano utilizzando scorza e polpa di frutta ed erbe aromatiche, foglie e succhi; il fluido ottenuto viene poi utilizzato per infondere dell’acqua con il suo aroma pungente. In commercio oggi si trovano vari Gin analcolici, così come altre tipologie di distillati privi di alcool, che ricordano il gusto del bitter o di altri classici liquori alcolici. Si tratta per ora di produzioni che si rivolgono a un mercato di nicchia, che però sta diventando sempre più ampio, in quanto molte persone preferiscono non consumare bevande alcoliche, oppure lo fanno solo occasionalmente. Con i distillati analcolici si possono preparare, quindi, cocktail molto aromatici ma completamente analcolici.