In tutto quello che fa, Isabella Saladino ricerca il senso del bello, il gusto dell’armonia, il piacere di trasmettere un messaggio. Che sia una fotografia, un quadro o una coreografia, alle spalle c’è costantemente la voglia di sperimentare, di esplorare nuovi campi, di scoprire i propri limiti. Ecco perché, col passare del tempo, di soddisfazioni se ne sta togliendo tante. Eccome. Isabella a prima vista è una “semplice” infermiera, con una laurea in tasca e un impiego in un centro Alzheimer. Sveglie presto, turni notturni. Ma là fuori c’è un mondo, e Isabella ha deciso di viverlo riempiendolo con le sue passioni artistiche che nel 2021 l’hanno portata in tv, sul set, persino sul podio di una competizione nazionale di ballo. Ma lei non si scompone. Vola bassa, anche se sogna in grande. Punta sulla sua energia e sul suo sorriso, prima ancora che sul suo corpo. E, nel mondo dello spettacolo, questo è tutt’altro che frequente.
Partiamo dall’inizio: attraverso la fotografia, hai mosso i primi passi sotto i riflettori.
Eppure… la mia carriera fotografica è nata a caso, sopra un cornicione, prendendo tutte le possibilità come occasioni di crescita personale e artistica. Quest’anno il mio cornicione è diventato più largo. Mi sono cimentata come indossatrice per una mostra di capi d’abbigliamento, creati dall’atelier dell’Accademia Mazzoleni a Bergamo, ho partecipato al progetto contro la violenza sulle donne, indossando capi d’abbigliamento con riferimenti che ricordano l’Africa, creati dalla stilista fondatrice del “MOG couture” per ricordare tutti gli abusi sulle donne e le violenze sulle minorenni. Esperienza particolare, ma assolutamente da ripetere, è stata quella del body painting e da indossatrice per alcuni capi d’abbigliamento a Città Alta del brand “dannyruvintage”.
Dalla fotografia alla tv. Isabella Saladino protagonista di spot pubblicitari che hanno fatto il giro del web.
Parafrasando… potrei direi che questo 2021 è stato letteralmente come una telenovela, ma senza pubblicità. Durante questo anno ho potuto finalmente provare l’emozione di gareggiare in Italia a livello nazionale sul ritmo delle danze caraibiche, insieme al mio ballerino, vincendo anche primi posti. Ho avuto l’occasione di vivere la tv: mi sono buttata anche in ruoli di attrice per una pubblicità promozionale per “Divani Italia” e spot commerciali per “Ghibli EVO” disponibili su Youtube. Esperienze straordinarie!
Che effetto ti ha fatto rivederti in tv?
L’emozione che si prova a vedersi sui grandi schermi è sempre diversa e uguale. La sensazione è come quella che prova un bambino che brama di avere il lecca-lecca più grande che ci sia e sa che non può averlo, ma all’improvviso se lo trova tra le dita, e incredulo non riesce a realizzare che il suo desiderio si sia avverato! Ecco, qualcosa del genere, solo che il bambino sono io, con un microfono sotto il mento e il luccichio negli occhi. Sicuramente è stata un’esperienza che voglio ripetere, perché certe sensazioni ti entrano e non si staccano più.
Ma anche rivedere gli scatti di cui sei protagonista è un’esplosione di emozioni.
La fotografia essendo statica trasmette in maniera differente, ma non in modo meno intenso: è come lo specchio che tutti vorrebbero a casa, in cui ogni volta ti mostra sfaccettature che non sapevi di avere.
Non è tutto: fotomodella, attrice e… reginetta!
Ho partecipato al concorso di bellezza per Miss Monnalisa 2021, e meno male che mi sono lanciata, perché se non l’avessi fatto non avrei ricevuto né la fascia, né la corona di Miss, di fronte a tutte le concorrenti, da Edoardo Raspelli, che faceva parte della giuria. Un’emozione indescrivibile, una rivincita con me stessa che in profondità celavo da moltissimo tempo.
Sei anche pittrice, perché il bello transita sempre dalla vista.
La ricerca del bello è soggettiva, anche per quanto riguarda le passioni e del perché ne necessitiamo, come l’aria. La voglia di dipingere è nata come un germoglio nel cemento, nel bel mezzo di un periodo molto lungo e grigio, questo tentativo di evasione si è concretizzato come una crepa colorata. La pittura è una pratica molto personale: non è importante quante opere si fanno o con quale velocità o quanto vicine al realistico. Al momento il mio repertorio comprende 10 quadri, di misure variabili, tutte contenenti stati d’animo dei momenti più significanti della mia vita. All’inizio dipingevo solo per trovare più crepe possibili di fronte alla frustrazione, all’insoddisfazione, poi di recente ho scoperto come usare il pennello per creare crepe diverse, secernenti altre emozioni. A breve, al termine di altre 7 opere piene di crepe, ho in programma di metterle in mostra, in modo che siano di ispirazione a chiunque voglia mettersi alla ricerca del “bello”.
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@isa_saladino