Nel cinquantesimo de ‘Il mio canto libero’
Il settantaduesimo Festival della Canzone Italiana si svolgerà al Teatro Ariston di Sanremo dal 1º al 5 febbraio 2022 con la conduzione, per il terzo anno consecutivo di Amadeus, il quale sarà anche il direttore artistico.
Ed è proprio a lui che è rivolto l’appello lanciato da Kevin Dellino.
In occasione dell’evento “800Km di Musica” durante la Milano Music Week 2021, il giovane presentatore e autore pugliese, durante la presentazione del suo progetto, ha raccontato di come è nata l’idea e ha lanciato pubblicamente un invito proprio ad direttore artistico dell’evento sanremese nel rendere omaggio al grande Lucio Battisti proprio durante una delle serate del festival in occasione proprio del Cinquantesimo anno de “Il mio canto Libero”: “Sono il responsabile del progetto Artisti uniti ai medici, nato in piena pandemia per rinforzare l’importante messaggio di speranza ed ho riunito 30 artisti nazionali che hanno reinterpretato l’inno ai medici riscritto da Mogol sulle note de Il mio canto libero.”
Kevin, oggi sei un artista molto ‘gettonato’, quanto è stato difficile il tuo percorso?
Ho lavorato molto per fare questo, amo il pubblico e lo spettacolo, quello vero. Provengo da una lunga gavetta. Il primo cachet risale a solo 16 anni . Ricordo la tenerezza con cui mi affacciavo a questo mondo che ho sempre cavalcato in punta di piedi. Le difficoltà sono state tante ma ho sempre affrontato tutto con leggerezza, anche quando mi ritrovavo di fronte alle ingiustizie. Non mi sono mai arreso o scoraggiato. La determinazione vince sempre su tutto.
Come mai hai scelto di lanciare questo appello al direttore artistico e conduttore del Festival di Sanremo?
Perché innanzitutto lo adoro! Ho anche avuto il piacere di conoscerlo nel 2010 all’interno del programma “Cuore di mamma”, su Rai2. Amadeus è una persona squisita e molto attenta al peso e al valore dell’artisticità. Quest’anno ricorre il cinquantesimo anniversario de “Il mio canto libero” di Lucio Battisti. Quale miglior occasione per festeggiare questo grande capolavoro della musica italiana che oggi assume un valore ancora più significativo e profondo.
Come nasce la tua iniziativa?
Ho voluto rafforzare l’importante messaggio sociale che, proprio durante il periodo di pandemia, è stato lanciato grazie al grande Mogol. La Federazione Italiana delle Società Medico Scientifiche ha chiesto a lui, grande paroliere nonché presidente della Siae, di scrivere una canzone perché i medici volevano ringraziare in modo diretto gli italiani, è così il maestro ha rivisitato uno dei più grandi successi della storia della musica: “Il mio canto Libero!”. Il classico di Battisti e Mogol, datato 1972, è stato riscritto e adattato dal maestro e cantato dai camici bianchi in corsia nei giorni dell’emergenza coronavirus.
In cosa consiste il tuo progetto?
È un video clip del grande classico della musica italiana in una versione corale che rende omaggio al nuovo testo scritto da Mogol realizzata grazie al contributo di tanti artisti che hanno fatto de “Il mio canto libero” il loro inno.
Parliamo di 30 artisti nazionali
Esatto! Grandi nomi come Viola Valentino, Rosanna Fratello, Stefania Orlando, Marco Armani, Mariangela Argentino, Gianni Drudi, Barbara Cola, Lighea, Haiducii, i Jalisse, Mauro Coruzzi Platinette, Wanda Fisher, Gatto Panceri, Silvia Querci ma anche i giovanissimi Sonia Mosca, Davide Papasidero, i Desideri, Ida Elena de Razza, con la grande presenza del Maestro Carlo Morelli e le voci del Coro della città di Napoli.
Progetti per il futuro?
Si, tanti. Sto lavorando ad un nuovo format tv, che dovrebbe vedere la luce nel 2022. Inoltre avrei alcune date in calendario per la nuova stagione e spero davvero di tornare alla normalità.
Un pregio e un difetto di Kevin…
Un pregio è sicuramente la mia determinazione, so quello che voglio e faccio di tutto per ottenerlo. Un difetto? Non dimentico facilmente.