Cristina di Sassuolo è laureata in sociologia, ma la fotografia si sta trasformando sempre di più da passione a lavoro vero e proprio. “Sta diventando un secondo lavoro”, conferma la giovane modella che ha incominciato a posare durante la pandemia: “Per un progetto di un fotografo toscano Carlo Landucci: sculture viventi che si ispirano all’Africa. I corpi femminili sono delle tele su cui proiettare suggestioni del continente”. Da lì le collaborazioni sono proseguite sul filone del nudo artistico e boudoir.
Così nelle foto sembra sempre misteriosa ed inarrivabile, ma in verità “Sono semplice e naturale, la donna è bella nella sua totalità. Così com’è, acqua e sapone: la vedo come una bellezza unica”.
Sui social media si fa così conoscere per gli scatti: “Con i follower cerco di mantenere il rapporto attivo, interagire e confronto e far sentirli partecipi di qualcosa. Gli haters? Fortunatamente non ne ho molti, cerco solitamente di cogliere le critiche costruttive. Quelle negative tanti per le lascio cadere nel nulla”.
Il futuro? Sicuramente continuare come modella: “Posare è fonte vitale, con naturalezza. Ci può comunicare molto, Le foto sono un veicolo di comunicazione importante. A volte posso mettere in evidenza un aspetto sociale, altre volte l’intensità di una emozione”.
foto: Davide Agnetti, Silvio D’Acunto, Claudio Ferrarini, Leandro Bellotto, Riccardo Barbone, Stefano Anconelli