La sua è un’immagine che non ci si toglie più dalla testa. Bella, sensuale, piena di energia e di intraprendenza. Non è un caso che Nicole Stefani – 26 anni da Brescia – nella vita faccia molte cose: impiegata per una catena di palestre, fotomodella e animatrice nei locali. Insomma, dove c’è da mettersi in gioco, Nicole c’è. Il fisico la aiuta, la testa le fa sempre scegliere il modo giusto per mettersi in evidenza. Sensuale sì, ma mai volgare. Un rapporto simbiotico con la fotografia che le ha permesso di sperimentare e di togliersi soddisfazioni.
Eppure, tutto è nato per curiosità.
Ho cominciato a 16 anni ad avere a che fare col mondo dell’immagine, prima come indossatrice per sfilate e concorsi di bellezza, poi come ambassador di alcuni brand di abbigliamento. C’era sempre qualcosa che mancava, sentivo di non essere mai completamente libera… lavoravo per qualcuno ma non lo facevo per me stessa.
Per cui, quando la svolta è arrivata, l’hai colta al volo.
Mi sono data una possibilità, ho scelto di capire qual era il mio ruolo nel mondo della fotografia. Inizialmente non credevo nemmeno io di riuscirci perchè non mi sentivo all’altezza delle aspettative, invece il primo shooting è andato talmente bene che ho deciso di continuare e sperimentare sempre di più nuovi generi, location e modi di posare. Posso dire che la fotografia mi abbia scelta e non viceversa.
Cos’è diventata per te la fotografia?
La fotografia per me non è solo una passione, a volte penso sia una vocazione. c’è chi per stare bene va a correre, va a pescare… io poso. Costa sacrificio, disciplina e impegno… ma se ti fa stare bene ne vale la pena! In più, quando vedo gli scatti finiti e post prodotti ne resto sempre incantata come se fosse la prima volta. Ecco perché alle ragazze che non si buttano per timidezza o per vergogna, dico che la fotografia come l’arte non è fatta per essere capita, va solo ammirata. Non rinuncerò mai a qualcosa che mi rende felice per accontentare qualcun’altro. E spero che questo messaggio lo comprendano sempre più persone.
Eppure in questo cammino non sei mai stata sola…
Devo ringraziare in particolare Davide Morelli che mi ha introdotta nel mondo della Nudeart ormai diversi anni fa. Tutti i fotografi con i quali collaboro passano prima da una mia personale selezione, tengo molto agli scatti che faccio e fortunatamente posso permettermi di scegliere con chi scattare non facendo solo questo nella vita. Questo mi fa dire con orgoglio di non essermi mai trovata in situazioni spiacevoli e non essermi mai pentita di uno dei miei lavori. Ma dovrei dire moltissimi grazie, uno in particolare va ad Alessandro Carleschi: i suoi scatti per me… parlano.
Il tuo rapporto con la fotografia è il frutto di un lungo percorso.
Ho capito forse tardi cosa volevo fare “da grande”: il mio percorso scolastico è iniziato con un diploma alberghiero che mi ha poi portata per diversi anni a fare la barista, lavoro che amavo ma che col passare del tempo ha cominciato ad essermi stretto. Quindi ho deciso di aprirmi altre strade e ricominciare a studiare, tra poco concluderò un percorso di studi triennale in marketing aziendale e comunicazione. Poi si è aperto il mondo dell’immagine. Oltre alla fotomodella faccio anche animazione nei locali e spettacoli di animazione in coppia. Mi ha sempre attirato il mondo della notte quindi ho unito due passioni e ne ho fatto un lavoro. Ultimamente collaboro con locali LGBT, ambiente che amo e che mi sta dando un sacco di soddisfazioni professionali: quando sai che la maggior parte del pubblico non ti guarda con malizia ti senti più libera di osare ed esprimerti.
Che rapporto hai con i social?
Ho un rapporto di amore e odio: ovviamente sono un canale ormai fondamentale per creare contatti, per chi come me lavora con la propria immagine è sicuramente molto utile. Resto però dell’idea che la vita privata debba restare tale: io sono una persona che a differenza delle apparenze molto riservata, quindi uso i social più che altro per lavoro, come potete vedere sui miei profili.
Naturalmente il tuo account Instagram viaggia a gonfie vele perché ti piace… conquistare l’attenzione!
Certo, do una immagine di me che è forte e per molti sopra le righe, anche se io personalmente vivo la nudità con normalità e naturalezza. Cerco sempre attraverso i miei scatti di trasmettere un messaggio, per me è una parte fondamentale della fotografia intesa come arte, amo quando un’emozione viene colta dalle persone che mi seguono e ovviamente mi infastidisce chi si sofferma puramente sulla parte estetica e vede nella nudità solo volgarità e malizia quando non è per niente così. Bisognerebbe imparare ad andare oltre le apparenze, spero che col tempo si riesca.
Ti piacerebbe se si aprissero le porte dello spettacolo?
Ho sempre amato il mondo dello spettacolo in generale, ma so quanto lavoro serva per entrarci. Mi piacerebbe comunque moltissimo mettermi in gioco e… se ci sarà la possibilità di partecipare a qualche reality o comparsa tv coglierò l’occasione al volo. Detto questo, il mondo dello spettacolo inteso come lo vivo io nell’animazione è come una vita parallela a quella di tutti i giorni. Questo è un mondo che ti permette ogni volta di trasformarti in qualcun’ altro. E’ un mondo un po folle, non per tutti, ma è anche un modo divertente per evadere della monotonia della vita quotidiana.
Chi è Nicole Stefani nel quotidiano?
Sembra strano da credere ma io sono l’opposto di quello che mostro o meglio è l’altra me… come mi piace sempre dire. Nel quotidiano io mi reputo una persona piuttosto noiosa e monotona: lavoro come impiegata, mi alleno molto, seguo un regime alimentare rigido quindi non esco a cena fuori o per un aperitivo essendo anche astemia. Amo leggere e vedere documentari: questa è la mia serata ideale. Odio i posti caotici e pieni di persone, forse perché vivendo sempre al massimo e lavorando sempre a contatto con le persone il poco tempo libero che ho mi piace dedicarlo alla tranquillità della casa e ovviamente anche al mio compagno e alla mia famiglia. Sono sicuramente una persona esibizionista ed egocentrica, caratteristiche che non vedo come un difetto ma anzi che ho saputo trasformare in un punto di forza da sfruttare lavorativamente.
Cosa ti aspetti dai prossimi anni?
Non so cosa mi riserverà il futuro, spero solo di mantenere la mia grinta fino alla fine, finchè avrò fame di fotografia e la curiosità di mettermi ancora in gioco continuerò per la mia strada, dove porterà lo scopriremo.
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