I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cuneo, coordinati dalla Procura della
Repubblica di Milano, hanno recentemente concluso una complessa indagine di polizia economico-finanziaria
nel settore del contrasto ai reati fallimentari, eseguendo un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice
per le Indagini Preliminari del Tribunale milanese nei confronti di 4 indagati, per un valore complessivo pari a
circa 3,5 milioni di euro.
Dagli accertamenti svolti i militari hanno riscontrato che, a seguito del fallimento della società dichiarato nell’anno 2018 per un passivo complessivo pari a circa 8 milioni di euro, il rappresentante legale di quell’impresa aveva posto in essere reiterate distrazioni di denaro dalle casse aziendali, attraverso l’utilizzo di artifizi contabili e bancari.
In particolare, la condotta delittuosa ha avuto origine con la notifica di una cartella esattoriale di importo plurimilionario, a seguito della quale l’imprenditore fallito aveva iniziato a distrarre risorse tramite l’effettuazione
di numerosi bonifici ad altre società a lui collegate, giustificando i pagamenti con causali fittizie e
aggiustamenti nei vari bilanci.
Venivano sottoposti al vincolo del sequestro, finalizzato alla confisca, 11 beni immobili, tra cui alberghi, appartamenti,
ville e locali adibiti ad uffici, nonché quote societarie riconducibili a 11 diverse società.