Dietro al grande successo di un artista c’è sempre chi lo rende possibile. E’ il caso di Danila Satragno, famosissima vocal coach che fra i tanti interpreti e cantautori che segue, da Arisa a Ornella Vanoni, Giusy Ferreri, Jovanotti, Giuliano Sangiorgi (Negramaro), Manuel Agnelli, Ghali, Tedua e poi ancora Biagio Antonacci, Annalisa, Malika Ayane, Irama ci sono i vincitori dell’ultimo Festival della Canzone Italiana di Sanremo, i Måneskin.
A onor del vero, la Satragno è stata fra le prime ad aver creduto in Damiano David e alla sua straordinaria avventura che sabato scorso l’ha portato insieme al suo gruppo a trionfare alla kermesse canora con il brano “Zitti e buoni”.
Sono anche tante le nuove leve della musica di casa nostra che hanno potuto lavorare assieme a Danila Satragno, considerando le sue esperienze dirette in programmi di primo piano come: Amici Casting su Canale 5, Lasciami Cantare su Raiuno, X-Factor su Sky Uno. Senza contare la sua partecipazione come “vocal coach più brava d’Italia” a Detto Fatto su Raidue e l’esperienza editoriale che ha portato Danila alla pubblicazione di tre pubblicazioni sulla voce per la Mondadori, l’ultima si intitola “Tu sei la tua voce”.
In qualità di cantante e pianista ha lavorato con i più grandi jazzisti della scena internazionale: nel suo disco “Sanremo in jazz” sono presenti alcune cover portate sul palco dell’Ariston quest’anno.
<<Sento questa vittoria dei Måneskin anche un po’ mia. Quando Damiano ed io ci siamo conosciuti, è stato amore a prima vista. Amore artistico, si intende. Rispetto a tanti altri cantanti che ho seguito e che seguo, alcuni già famosi, altri lo sono divenuti nel tempo, con Damiano sapevo che stavo puntando su una voce straordinaria e una straordinaria musicalità e presenza scenica. Ero con loro a Sanremo e ho gioito con loro per questa meritatissima vittoria”.
In tutta sincerità in occasione di alcune interviste in tempi non sospetti, aveva predetto la vittoria dei Måneskin perché il loro brano apparentemente ‘poco sanremese’ aveva quel sapore di energia positiva che, secondo lei, in questo momento storico particolare, il pubblico italiano aveva bisogno: “Zitti e buoni un inno a non lasciarsi andare, ma a tirarsi su le maniche per ripartire”.
ENRICO SANTAMARIA aka SANTY