Balla da quando era una bambina, trasmette emozioni a passo di danza, ma oggi è impegnata anche nel veicolare messaggi di alimentazione sana e controllata. Alice Scarrone si racconta mettendo al centro le sue passioni, il suo lavoro e la sua filosofia di vita.
Riavvolgiamo il nastro: chi è Alice Scarrone?
Ho 25 anni e sono di Alessandria. Attualmente vivo in Brianza, dove mi sono trasferita per seguire il mio lavoro come nutrizionista. Prima di arrivare qui mi sono trasferita a Milano che avevo appena 18 anni per approfondire la mia passione di sempre: la danza. Ho quindi superato un’audizione per accedere a un percorso accademico professionale e dopo anni di studio mi sono diplomata come Tersicoreo Lirico e Istruttrice di danza. Nel frattempo è maturato in me un forte interesse per uno
stile di vita sano e un’alimentazione equilibrata che mi ha portato a concludere anche gli studi universitari con una laurea magistrale in Alimentazione e Nutrizione Umana.
Come inizia il rapporto fra te e la danza?
La danza è la mia passione da sempre, si può dire che ballo da quando avevo 5 anni anche se per un periodo mi sono dovuta dedicare alla ginnastica artistica. Ho iniziato con danza classica e modern per poi avvicinarmi a tutti gli stili durante gli anni dell’accademia dall’hip hop, al tip tap, al contemporaneo… E’ proprio questa poliedricità che mi ha fatto crescere a livello artistico. Inoltre, potermi esprimere attraverso la danza mi ha permesso di spazzare via la timidezza che avevo da piccola e di sentirmi più libera e sicura di me anche al di fuori del campo artistico.
Da passione a… lavoro. Il ballo è diventato ben presto qualcosa di estremamente serio nella tua vita.
Ho capito di voler lavorare in ambito artistico ai tempi del liceo. Ho avuto l’occasione di partecipare a numerosi eventi e spettacoli con le mie scuola di danza. Ai tempi frequentavo anche un laboratorio di musical e recitavo in una piccola compagnia teatrale che mi ha permesso di essere protagonista in saggi e spettacoli anche di altre scuole e quindi di passare molto tempo sul palco ed apprezzarne le emozioni e il piacere che mi trasmetteva. Devo molto alle mie insegnati che mi hanno trasmesso la loro passione e hanno creduto in me spingendomi a seguire un percorso accademico. Ho partecipato a due scambi internazionali che mi hanno permesso di confrontarmi con artisti della mia stessa età in Spagna e in Germania e ad alcuni stage in scuole prestigiose nel sud della Francia che mi hanno fatto avvicinare sempre di più a questa professione. Dopo
l’Accademia ho lavorato come ballerina per alcuni spettacoli teatrali, ho ballato per videoclip musicali e per eventi in itinere sia nell’alessandrino che a Milano. Nel frattempo ho anche insegnato danza ai più piccoli per trasmettere loro la mia passione.
E, dulcis in fundo, sei approdata anche alla fotografia.
Mi sono avvicinata al mondo della fotografia negli ultimi anni principalmente posando come ballerina, ma ho sperimentato anche altri generi dal ritratto, al fashion, al glamour. Ho avuto l’onore di essere pubblicata sul libro fotografico di Giovanni Malandrino, “Ballerina round Italy” e il piacere di essere ritratta da un’artista inglese Arty Migglet su una tela.
Cos’è per te la fotografia?
Vedo la fotografia come un’arte che sa cogliere un momento espressivo e lo imprime nel tempo. Come tutte le arti mi emoziona. Anche la fotografia ha contribuito a rendermi più sicura di me stessa e a non farmi smettere di sperimentare forme nuove. L’unico mio suggerimento è di affidarsi a professionisti o comunque a persone fidate che non si improvvisino fotografi.
Hai varcato anche le porte dello spettacolo. Che esperienza è stata?
Il ruolo più divertente che ho interpretato è stato ballare per il film indiano “Odeya” con l’attore Darshan. Abbiamo girato tutte le scene in Svizzera, il contrasto tra i costumi indiani e i paesaggi di montagna era paradossale ma davvero interessate. Ho poi partecipato ad alcuni di spot pubblicitari tra cui lo spot per Tim e Italo che sono andati in onda in Tv ed è stata una bella
soddisfazione ritrovarsi in televisione. Un sogno che non si è ancora avverato è quello di ballare per qualche artista big italiano, che sia in un concerto o in un video musicale sarebbe comunque una grande emozione.
Che mondo è quello dello spettacolo… visto da dentro?
E’ un mondo molto affascinante ma con molte insidie: spesso si lavora più per conoscenze che per meritocrazia e questa è una cosa che mi fa sempre rabbia. Le emozioni che mi trasmette però sono sempre molteplici e forti, per questo è un mondo a cui continuo ad essere legata. Ritengo che in Italia sia un po’ sottovalutato, essere un artista non è mai considerato un “vero” lavoro e le tutele dal punto di vista economico/legislativo sono davvero poche, come ha dimostrato anche questa pandemia che ha messo a terra il settore che già stava soffrendo.
Che rapporto hai con i social?
Credo molto nei social come un mezzo di comunicazione importante, se usati nel giusto modo possono permettere di convogliare informazioni utili e messaggi positivi. Attualmente non mi considero un’influencer anche se mi piace condividere le mie esperienze e il mio bagaglio culturale sui social.
Ho separato i miei ambiti in profili diversi, mi trovate su Instagram sia come @alicescarrone, un profilo dedicato alla danza e alla mia quotidianità e come @nutrizionista_alice_scarrone, dove parlo di ricette e informazioni su alimenti o abitudini alimentari. Sono da poco su TikTok come Alice.Scarrone.Nutrizionista e qui ho avuto parecchio successo nell’ultimo periodo condividendo informazioni di nutrizione.
Che messaggi vorresti dare attraverso i social?
Vorrei poter insegnare uno stile di vita sano e attivo che concili un’alimentazione equilibrata e un’attività fisica moderata, portandone io stessa il buon esempio. Non sopporto di vedere tanti messaggi errati e tante influencer che spacciano consigli su come mangiare o come allenarsi
senza averne le competenze. Credo sia importante saper riconoscere i professionisti veri.
Che ragazza sei nel quotidiano?
A livello di outfit, non mi piace dare troppo nell’occhio. Posso dire che mi trasformo quando invece sono su un palco o esprimo la mia arte. Ho uno stile semplice, un po’ romantico. Amo i vestiti e le gonne d’estate ma anche d’inverno e i colori non possono mai mancare. Cerco di non seguire troppo la moda ma di adattarla a quello che sono le mie preferenze e il mio stato d’animo del momento. Non mi piace essere stereotipata e uguale alle altre, cerco di avere un mio stile personale.
Guardiamo a lungo termine: dove ti immagini?
I progetti non mancano mai, ho sempre molte idee nel cassetto e cerco di creare qualcosa di “mio”. Tra i progetti più vicini c’è quello di creare un corso online di danza per poter trasmettere la mia passione e le mie conoscenze anche a chi è lontano fisicamente. E di creare un portale di
informazione per quanto riguarda la nutrizione con lo scopo di sradicare falsi miti e abitudini sbagliate. Prima della pandemia stavo lavorando a uno spettacolo con un duo di arpe e non vedo l’ora di poter tornare a coreografarlo e finalmente portarlo in scena.
Non solo arte…
Tra 10 anni vorrei avere una mia attività da nutrizionista, senza però smettere di dedicarmi alla danza. Creando un progetto che includa queste due mie passioni, ad esempio una mia scuola con annesso uno studio di nutrizione. Le idee sono tante e voglio darmi il giusto tempo per realizzarle.
CREDITS FOTOGRAFICI
Ph. Giovanni Malandrino
Ph. Giovanni Malandrino
Ph. Giovanni Malandrino
Ph. Daniel Breda
Ph. Daniel Breda
Ph. Bruno Angela Porcellana
Ph. Sozione