Per cinque anni, dal 2015 al 2019, i titolari di un’impresa attiva nel settore della logistica avevano affidato la propria contabilità ad una consulente amministrativa astigiana consegnandole le somme di denaro destinate ad una serie di pagamenti fiscali.
Le indagini, svolte dal Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria della Guardia di Finanza di Asti, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Asti, sono partite dalla denuncia di un cliente, legale rappresentante di una società di questa provincia, il quale si era visto recapitare numerose ingiunzioni di pagamento dall’Agenzia delle Dogane e dall’Agenzia delle Entrate, nonostante quest’ultimo fosse in possesso delle ricevute di
pagamento consegnategli dalla propria consulente, V. D. R. , 64 anni, di Asti.
In realtà, come le attività investigative hanno ampiamente confermato, attraverso l’esecuzione di mirati accertamenti bancari e di informatica forense, la consulente aveva esibito al proprio cliente delle false attestazioni di versamento di imposte e tasse create appositamente mediante personal computer, destinando le somme conferite in buona fede dal medesimo, pari a 100.000 euro circa, a proprie spese personali, per lo più di carattere voluttuario.
La consulente e il figlio, risultato coinvolto nella vicenda, sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Asti per i reati di falso documentale e truffa.
Sono stati sottoposti a sequestro preventivo i conti correnti degli indagati dove sono state trovate somme solo per 17.000 euro.
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