Indira Acosta Arismendi, venezuelana laureata in giurisprudenza, ma in Italia da cinque anni. “Adesso lavoro come modella /fotomodella e rappresento vari brands e negozi nella zona del Piemonte ed anche lavoro per due aziende in Colombia e Venezuela”.
L’inizio, come per molte, è stato causale e a tratti inaspettato. “Ho pubblicato delle foto in vacanza sui miei social e da lì hanno iniziato a scrivermi dei fotografi. Ho iniziato con qualche scatto ma poi piano piano ho iniziato con le sfiliate e poi a rappresentare i brands”.
Il fisico atletico ti porta a tante rinunce? “Per niente! Chi mi conosce sa che mangio di tutto e di più, anzi all’inizio sopratutto qui in Italia nessuno ci pensava due volte per chiamarmi “anoressica” perché ero troppo magra, ho iniziato ad allenarmi e cosi ho preso un po’ di peso, ma ci vuole costanza e determinazione”.
Hai trovato analogie e differenze tra l’Italia e il Venezuela? “Parlare dell’Italia intera mi sembra un po’ riduttivo, credo che ogni regione ed ogni città abbiano le loro caratteristiche e da nord a sud cambia tantissimo, purtroppo ancora non conosco tutta l’Italia ma il Venezuela ha il terzo o posto con la maggior quantità di italiani al mondo quindi da anni siamo stati influenzati da tanti riferimenti europei. Cibo, musica e tanta allegria”.
Progetti futuri? “Adesso ci sono tanti progetti tra sfilate e shootings, c’è un bellissimo progetto: una sitcom che inizia a fine novembre… ma tra 10 anni mi vedo organizzatrice di sfilate ed eventi del genere, anche perché ho scoperto che è la mia vera passione. Ho avuto l’opportunità di lavorare sia come modella e come art director allo stesso tempo e veramente un mondo affascinante anche se è tanto impegnativo”.