Non è solo bella (anzi, bellissima): Francesca Baroni è brava, capace, professionale. Lo sport è diventato il suo pane quotidiano e il pubblico ha iniziato a seguirla per le competenze oltre che per il fisico da urlo. Dopo essersi guadagnata la notorietà partecipando ad uno dei reality più seguiti delle reti Mediaset, Francesca Baroni da un po’ di tempo è uno dei volti più conosciuti dei programmi sportivi delle tv locali del Nord Italia. Con la nuova stagione di serie A alle porte la rivedremo su Novastadio, fortunata trasmissione in onda sulla tv locale Telenova. Ma c’è da scommettere che Francesca Baroni ha tutta l’intenzione di proseguire spedita…
Com’è iniziata la tua esperienza in tv?
Le mie prime esperienze coincidono col periodo dell’Università: ero studentesse in Bicocca e lavoravo per una tv locale presentando un programma di cucina. D’altronde questo è un settore che apprezzo in modo davvero particolare! Amo mangiare, adoro la buona cucina e mi piace uscire a cena sorseggiando un calice di buon vino. Andavo in onda a ridosso dei tg delle emittenti e, al fianco di uno chef, presentavo la ricetta del giorno.
Insomma, un feeling iniziato dai tempi dell’Università.
Sì… anche perché, a onor del vero, quando ero adolescente sognavo tutt’altra strada. Avendo sempre seguito un percorso di studi economici, mi vedevo manager! Poi ho iniziato con i primi lavori di modella, ho partecipato ad un reality ed inevitabilmente le prospettive sono cambiate. Ho scelto di prendere questa strada televisiva affiancandola alla carriera formativa che ha fatto sì che seguissi la Magistrale di Giornalismo. Ora, il massimo delle mie aspettative sarebbe quella di conciliare gli studi giornalistici con quelli economici. Mi piacerebbe affiancare il mondo del calcio con quello finanziario… vedremo se sarà fattibile!
Cosa ti piace della tv?
Penso sia il mio ambito perché concilia l’aspetto comunicativo e quel pizzico di vanità che mi dà la sensazione di stare sotto i riflettori. Non si tratta di puro egocentrismo, direi piuttosto che la vivo come una missione. Informare le persone è il nocciolo della professione di chi fa il giornalismo con serietà e onestà, andando alla ricerca della verità o lavorando per far emergere notizie verificate e certificate. In un mondo come quello attuale in cui basta un post su Facebook per scatenare ogni genere di reazioni, mi pongo l’obiettivo di portare la giusta e corretta informazione alla persone che non vedono oltre il loro naso o non hanno gli strumenti per approfondire un argomento e sono soggette alle opinioni altrui.
Eppure anche lo studio è diventato un ostacolo.
Spesso sono stata criticata da chi mi ha detto che una laurea non fa le persone intelligenti automaticamente. Questo è vero, le eccezioni possono esistere, però non bisogna neanche demonizzare o ridicolizzare la scuola. Io i miei figli li farò studiare, la cultura è importante perché apre la mente e consente di vivere meglio e di gestire in modo ideale ogni situazione grazie al bagaglio di conoscenze pregresse.
Hai toccato un argomento forte: i figli.
Parto col dire che la mia vita privata è ciò che di più caro ho, che mi sta a cuore più ancora della mia carriera. Sono legata ai miei genitori e a tutta la mia cerchia familiare, desidero diventare mamma e spero che ciò possa accadere molto presto trovando la persona giusta da avere al mio fianco. In questi anni ho incontrato persone molto valide ma non mi sono ancora innamorata realmente.
Come si concilia questo tuo desiderio di riservatezza con un profilo social da decine di migliaia di followers?
Innanzitutto dicendo che ho un profilo social privato dove non pubblico molto, dal 2013 ad oggi ho messo 200 post! Certo, in faccio esaltare la mia femminilità: ho un bel corpo, un bel sorriso, occhi azzurri intensi e capelli forti e sani… ma non mi piace raccontare tanto di me anche se appena troverò sicurezza affettiva lo dirò sicuramente ai followers!
Che ragazza sei nel quotidiano?
Nel quotidiano sono semplice: alla discoteca preferisco una cena, spesso sono a casa, se esco frequento Milano ma mi piace sempre tornare nella mia Bergamo. Prima trascorrevo le mie giornate studiando, facendo sport e lavorando, ma nella realtà sono molto tranquilla e adoro leggere un buon libro. Ho un lato di me molto socievole, ma dopo un po’ ho proprio l’esigenza di tornare nel mio nido, alterno momenti e pensieri.
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