Gli animali selvatici in quarantena hanno potuto proliferare e in certi casi arrivare fino nelle nostre città. Caprioli e cinghiali – con lo stop al controllo della fauna – hanno avuto vita facile e la possibilità di imperversare nei campi.
Così la Provincia di Asti ha deciso di riattivare gli interventi di contenimento strettamente urgenti, garantendo comunque il rispetto
delle disposizioni e di ogni altra cautela utile a contrastare la diffusione del contagio da covid 19.
In generale, tali interventi di contenimento vengono attuati dalle Guardie provinciali dell’Ente e da altri soggetti (agricoltori, operatori faunistico specializzati, cacciatori iscritti alle squadre di caccia e guardie giurate venatorie volontarie), opportunamente autorizzati e operanti sotto il controllo, coordinamento e vigilanza delle Guardie provinciali stesse.
Per quanto riguarda gli interventi di contenimento della specie CINGHIALE, preme precisare che, qualora la squadra operante durante l’attività venatoria in un determinato territorio non dovesse possedere i requisiti previsti per l’attuazione dell’intervento di contenimento, l’Ente ricorrerà agli altri operatori sopra riportati al fine di realizzare un’efficace azione di contenimento della specie.
“Nei prossimi giorni, con la graduale riduzione delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, si intensificheranno gli interventi, sempre nelle aree interessate da particolare rischio” precisa in conclusione il Consigliere Provinciale alla caccia Davide Massaglia.