L’onorevole punta il dito sull’inefficienza politica – anche se parte del problema potrebbe essere burocratica degli uffici, degli stessi dipendenti che ci lavorano nonostante il cambio di governatore – e sul rischio che i lavoratori riceveranno i soldi ad agosto, cinque mesi dopo.
“Io capisco se tutte le regioni avessero lo stesso problema, ma qui siamo al paradosso: Veneto 29.411 domande decretate, Campania 19.908, Lazio 30.901, Toscana 26.190…
“In Italia, dietro al Piemonte ci sono solo l’Abruzzo, la Valle d’Aosta e la Sardegna, che hanno numeri di richieste molto minori.
E l’Assessore Chiorino ha il coraggio di dare la colpa all’INPS nazionale. E allora le altre regioni come fanno?”. Urge una risposta.